Abstract
L’uso delle sigarette elettroniche, e-cigs, “vaping”, è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni, aprendo nuovi scenari di rischi per la salute, orale e sistemica. Il presente articolo nasce dall’esigenza di analizzare tali rischi, con l’obiettivo di comprendere come attuare un’efficace prevenzione diretta ai pazienti utilizzatori dei dispositivi elettronici. Dalla letteratura presa in esame, è emerso che le e-cigs sono adottate da un numero sempre più crescente di fumatori convenzionali, come mezzo di disassuefazione dal fumo, incoraggiando tra l’altro un numero significativo di adolescenti, con tassi di utilizzo più elevati rispetto alla stessa sigaretta tradizionale. Pur comportando un rischio cancerogeno minore per l’assenza di combustione, le e-cigs sono ugualmente associate ad effetti citotossici, a causa delle particelle ultra fini emesse, inclusi formaldeide, altamente cancerogena e derivante dalla decomposizione termica, e metalli pesanti, che possono essere inalati in profondità nei polmoni ed assorbiti nel sistema circolatorio, determinando eventi avversi respiratori e cardiovascolari. È riportato, inoltre, un rischio di esposizione a fumo passivo, derivante dall’uso delle e-cigs indoor, che determina il rilascio di composti organici volatili, rappresentando una nuova fonte di inquinamento atmosferico. L’uso di tale devices rende necessario l’impegno dell’igienista dentale nel chiarire al paziente-vaper gli effetti nocivi associati alle e-cigs, sostenendo, attraverso il counselling, i benefici derivanti dall’abbandono di tali devices, il cui utilizzo, come strumenti di disassuefazione, è da considerarsi solo per brevi periodi.
The use of electronic cigarettes, e-cigs, "vaping", has increased exponentially in recent years, opening up new scenarios of risks for oral and systemic health. This article stems from the need to analyze these risks, with the aim of understanding how to implement effective prevention aimed at patients using electronic devices. From the literature examined, it emerged that e-cigs are adopted by an ever increasing number of conventional smokers, as a means of quitting smoking, encouraging, among other things, a significant number of adolescents, with higher usage rates than to the same traditional cigarette. While carrying a lower carcinogenic risk due to the absence of combustion, e-cigs are equally associated with cytotoxic effects, due to the ultra-fine particles emitted, including formaldehyde, highly carcinogenic and deriving from thermal decomposition, and heavy metals, which can be inhaled deep into the lungs and absorbed into the circulatory system, causing respiratory and cardiovascular adverse events. There is also a risk of exposure to secondhand smoke, deriving from the use of indoor e-cigs, which determines the release of volatile organic compounds, representing a new source of air pollution. The use of these devices requires the commitment of the dental hygienist to clarify to the patient-vaper the harmful effects associated with e-cigs, supporting, through counseling, the benefits deriving from the abandonment of these devices, the use of which, as tools of cessation, it is to be considered only for short periods.
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.
Copyright (c) 2019 Journal of Advanced Health Care