Abstract
La Riabilitazione si è affacciata nel mondo della Realtà Virtuale e si sono sviluppati dei protocolli riabilitativi alternativi che si integrano alla terapia “convenzionale”. Con questo nuovo mezzo il soggetto non è più semplice spettatore di ciò che accade sullo schermo, ma vive la sensazione di un coinvolgimento e di una partecipazione, nonostante quegli oggetti e quegli spazi esistano solo nella memoria del computer e nella mente del soggetto stesso. Tutto ciò è in grado di aumentare il coinvolgimento e la motivazione del paziente, elementi critici soprattutto nella riabilitazione pediatrica e neurologica. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l’efficacia terapeutica della Nintendo Wii balance board in nove pazienti con diversi tipi di disturbi dell’equilibrio. Si sono avuti risultati positivi in termini di efficacia di integrazione delle afferenze propriocettive, piacevolezza, miglioramento delle strategie sensoriali, dati che ci suggeriscono l’importanza della prescrizione di questo tipo di esercizio come integrazione dei protocolli di riabilitazione standard anche a domicilio. Non risentono di tali effetti positivi i pazienti con disturbo cerebellare ed esiti di trauma cranico, nei quali anzi si può avere un peggioramento.
Rehabilitation has entered the world of Virtual Reality and alternative rehabilitation protocols have been developed that integrate with "conventional" therapy. With this new medium, the subject is no longer a simple spectator of what happens on the screen, but experiences the feeling of involvement and participation, despite the fact that those objects and spaces exist only in the memory of the computer and in the mind of the subject himself. All of this is able to increase patient involvement and motivation, critical elements especially in pediatric and neurological rehabilitation. The purpose of this study was to evaluate the therapeutic efficacy of the Nintendo Wii balance board in nine patients with different types of balance disorders. There have been positive results in terms of the effectiveness of integrating proprioceptive afferents, pleasantness, improvement of sensory strategies, data that suggest the importance of prescribing this type of exercise as a supplement to standard rehabilitation protocols, even at home. Patients with cerebellar disorder and head trauma outcomes are not affected by these positive effects, in which, on the contrary, there may be a worsening.
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