Abstract
IntroduzioneÈ in voga un nuovo paradigma operativo che individua opportunità di innovazione in tutti i procedimenti aziendali e professionali; un efficace enforcement che comincia proprio con una gestione corretta dei diritti della proprietà intellettuale. Si stanno delineando forme nuove dello sfruttamento di queste proprietà intellettuali, che superano la vision tradizionale della commercializzazione dei prodotti o servizi e che si concretizzano attraverso le licenze d’uso o per mezzo della mera alienazione dei singoli diritti.
Sono, però, ancora tante le criticità individuabili non solo per le Università e gli Enti di Ricerca ma soprattutto per le piccole e medie imprese italiane. Difficoltà che possono essere ricondotte principalmente ad una scarsa consapevolezza dell’importanza che assume la Conoscenza. La scarsità della conoscenza delle opportunità offerte è di certo alla base del perché le PMI utilizzano davvero in minima misura la proprietà intellettuale. A questo si uniscono costi che sono troppo elevati e che si riflettono sugli esiti incerti delle procedure che rimangono ancora eccessivamente complesse. Alla tradizionale impostazione che vedeva i diritti di proprietà intellettuale concepiti per lo più come entità separate deve necessariamente svilupparsi una nuova impostazione che concepisca i diritti delle proprietà intellettuale come entità collegate ed completamente interdipendenti.
Le trasformazioni in corso nel mondo produttivo richiedono, quindi, un cambio radicale di strategia: occorrono strumenti nuovi più flessibili ed in grado di adattarsi al contesto aperto e dinamico venutosi a creare attraverso la quarta rivoluzione industriale. Una visione nuova che può concretizzarsi solo nel passaggio verso professionisti in grado di rilanciare proprio l’attività di protezione intellettuale. Il problema principale, quindi, delle start-up innovative è, però, rintracciabile nei costi da sostenere nelle fasi iniziali di accelerazione e di sviluppo del prodotto. Entrare nel mercato senza un minimo di tutela non è per niente consigliabile. Per convertire gli asset intangibili in proprietà intellettuale, creando valore, è oggi più che mai indispensabile avviare un sistema di Innovation Plan al fine di evitare di disperdere risorse magari massimizzando proprio il valore del capitale intellettuale.
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